I park art: parking exposition

I Park Art è un progetto di urban creativity guerrilla che promuove l’idea di riappropriazione degli spazi pubblici attraverso azioni creative. l’idea si basa sulla creazione di una o più aree temporanee dedicate all’esposizione in aree circoscritte della città e questo è possibile attra­verso la legale occupazione temporanea dei parcheggi pubblici o a pagamento, usandoli non per parcheggiarci la macchina ma per allestire scenari artistici. Infatti facendo ciò non si infran­ge la legge che non specifica in che modo o con cosa si può occupare la zona di parcheggio per cui ho pagato. Questo progetto nasce dall’atteggiamento critico nei confronti di una città il cui suolo pubblico è sempre più occupato da veicoli di ogni tipo.

www.iparkart.com

Open Source Ecology

Marcin Jakubowski, ingegnere, agricoltore, per problemi economici inizia a costruire un trattore e a condividere le istruzioni su internet. In poco tempo ha una risonanza tale da creare Open Source Ecology, un network di persone che si sono unite per creare un Global Village Construction Set, un kit con le istruzioni di 50 macchinari che permettano la creazione di un villaggio autonomo con un budget di soli 10mila dollari. Il set comprende macchinari dai più tradizionali ai più moderni e innovativi: dal trattore alla stampante 3d, dalla pressa per mattoni al Plasma cutter.
Viene fondato il primo villaggio open source: Factor e Farm. Un gruppo di 30 persone sta lavorando alla creazione del kit, mentre hanno creato un villaggio completamente autonomo dove applicare sul campo l’utilizzo dei macchinari creati. A Factor e Farm si produce la propria energia tramite pannelli solari e oli vegetali, si produce il biodiesel che alimenta i macchinari, si filtra l’acqua piovana e si coltiva la maggior parte del cibo consumato.
L’Open Source Ecology vuole far emergere un metodo di sviluppo basato sulla condivisione e gestire la transizione verso un’economia 2.0.

opensourceecology.org
Elenco dei macchinari
TED TALK Marcin Jakubowski

Fonderie 47

Chi:

Fonderie 47 è un’idea di Peter Thum e John Zapolski, due imprenditori newyorchesi che hanno creato un brand di lusso dal fine sociale.

Dove & Quando:

New York 2008

Cosa:

Fonderie 47 è un’azienda che converte uno dei fucili d’assalto più diffusi al mondo in gioielli. In Africa le armi illegali sono diffusissime (20 milioni) tra tutte la più facile da trovare è l’AK-47 poiché leggera, economica, facile da usare. Peter Thum in questo problema  ha visto un’opportunità e ha creato un’azienda che basa il suo modello di business sul profitto ma anche su sostenibilità e social innovation. L’azienda recupera ogni anno grazie all’aiuto delle Nazioni Unite migliaia di fucili confiscati, li distrugge e fondendone le varie parti ne ricava il materiale con il quale due mastri gioiellieri danno vita alle loro creazioni.  Acquistando uno di questi pezzi si aiuta il disarmo dai fucili d’assalto illegali dell’africa, ad esempio con un’anello si distruggono 75 armi mentre un paio di orecchini ne vale 70. Ad oggi Fonderie 47 ha già distrutto più di 6000 fucili, parte dei guadagni viene devoluta in associazioni non governative che aiutano le popolazioni africane.

Perché:

“Not only do we destroy these weapons, but we invert what they stand for by remaking them into wearable art.”

P. Thum

Il fine dell’azienda è quello di promuovere il disarmo nelle nazione africane sensibilizzando un pubblico estraneo a questo tipo di problematiche che grazie al loro potere economico e sociale possono realmente aiutare la causa a fare passi avanti.

Il caso studio ci è sembrato interessante principalmente perché vi è un fortissimo collegamento tra distruzione e rinascita sia dal punto di vista materico che sociale, le armi vengono distrutte e ne viene invertito il significato in quanto una volta fuse e forgiate sotto forma di gioielli viene impresso il numero seriale dell’arma cui il metallo proviene per rimarcare il legame. In secondo luogo l’artigianalità del prodotto in tutte le sue fasi ne fà un caso pertinente all’area trattata a lezione.

Studiomama

http://www.youtube.com/watch?v=WF8aTTngB2E

Chi:
Studiomama Ë uno studio di design localizzato a Londra, diretto dalla designer Nina Tolsrup.
Formatasi come industrial designer alla scuola "les Atliers" di Parigi,
possiede anche un diploma di marketing preso alla Business School di Copenhagen.

Nina Tolsrup si occupa di disegnare prodotti per alcuni marchi mentre svolge un ruolo attivo
anche nella realizzazione, ideazione e vendita di suoi prodotti sotto la firma Studiomame.

Dove&Quando:
Londra, 2008

Cosa:
Perchè comprare un prodotto quando, con poca spesa e un minimo di impegno, puoi farlo tu stesso?
Il "Pallet Project" di Studiomama nasce da questa domanda e da un percorso di ricerca per offrire
alle persone che non possono permetterseli, la possibilit‡ di costruirsi arredi con poca spesa
partendo dai pallet industriali. Strizzando l'occhio anche alla possibilit‡ di riciclare dei
materiali che altrimenti sarebbero scartati. Sostenibilit‡ e design possono fondersi e acquistare
anche un significato sociale.

Perchè:
10 sterline per un progetto replicabile infinite volte. 10 sterline e i soldi necessari a comprare il
materiale per il montaggio (viti, chiodi e colla) perchË la materia prima puÚ essere recuperata
gratuitamente nel retro di qualsiasi supermercato. 10 sterline che, comunque, non rappresentanto
il vero motivo per cui ci si prodiga in questo progetto. Il risparmio non c'entra, c'entra di pi˘ il
piacere di fare qualcosa per l'ambiente, il sentirsi parte di una comunit‡, la soddisfazione di produrre
le proprie mani un oggetto che poi si user‡ quotidianamente. E, oltre a questo, lo scopo sociale per
cui la costruzione di queste sedie Ë stata insegnata agli abitanti di uno dei quartieri pi˘ poveri di
Buenos Aires che poi li rivendono, creando un indotto. Tutto all'insegna del "Think globally, act Locally"

societing

Questo sito contiene diversi post e un blog che permette di tenersi sempre aggiornati nel campo del social innovation.

Eventi, formazione, casi studio… tutto ciò che riguarda interazione, collaborazione e innovazione.

Qui si può leggere il manifesto del sito:

http://www.societing.org/filosofia-2/

A questo indirizzo si può scaricare gratuitamente il libro “il libro bianco dell’ innovazione sociale: feel the innovation!” di Robin Murray, Julie Caulier Grice, Geoff Mulgan:

http://www.societing.org/2011/06/il-libro-bianco-dellinnovazione-sociale-feel-the-innovation/

La RiCicletta

 

Progetto nato nel 2001 a Ferrara propone percorsi di formazione e avviamento
al lavoro per soggetti con disagio finalizzati alla creazione di professionalità
nell'ambito dei servizi collegati alla bicicletta dalla manutenzione e riparazione
al noleggio, il deposito e il recupero.

http://www.ferrarainbici.it/index.phtml?id=18
http://www.cittainbici.it/uffici-biciclette/schede-tecniche-promozionali/21/133-officina-ricicletta-a-ferrara.html


					

A Me Mi

WHO:
A Me Mì è un negozio innovativo dedicato ai bambini e alle donne dove è possibile trovare le creazioni fatte a mano da artisti, artigiani e designer. Abiti sartoriali, gioielli artigianali, giochi e giocattoli.

WHAT:
A Me Mì è un luogo dedicato ai bambini ma non solo.
Propone piccoli laboratori per piccoli creativi, ma anche iniziative trasversali per adulti ed eventi collaterali che coinvolgono il territorio.

HOW:
Luogo d’incontro e spazio dove poter vendere le proprie creazioni.
A Me Mi, offrendo il suo spazio a ogni designer, permette una promozione locale delle autoproduzioni. La gestione della produzione/vendita avviene direttamente con lo staff del negozio.

CASI STUDIO

A Me Mi

 

 

Il Mio Libro

 

WHO:
Il Mio Libro è un portale di autopubblicazione ed è il primo e unico servizio in Italia che permette di pubblicare il proprio libro con codice ISBN italiano mantenendo il copyright – e quindi il pieno controllo – sull’ opera.

WHAT:
E’ possibile pubblicare un libro a tutti gli effetti, registrandolo nel catalogo ufficiale dei libri in commercio e affiancare alla vendita sul sito ilmiolibro la distribuzione con laFeltrinelli. E’ perciò possibile raggiungere un pubblico vasto, composto dalla quasi totalità dei lettori italiani di libri

HOW:
Attraverso semplici passaggi guidati, l’autore carica il proprio scritto, ne sceglie l’impaginazione e la copertina e riceve il preventivo (in tempo reale). Il libro è così pronto per essere pubblicato sul sito, l’autore ne ordina una o più copie per sé, lo mette in vendita, lo promuove usando i servizi disponibili e guadagna per ogni copia venduta.

 

CASI STUDIO

IL MIO LIBRO

LA FELTRINELLI – IL MIO LIBRO

Urbanizer

Urbanizer è un team multidisciplinare che si occupa di progettazione culturale e sociale, composto da professionisti operanti nel campo delle Scienze dell’Educazione, della Ricerca Sociale, della Formazione, dell’Architettura, del Design e della Comunicazione.

Il Team Urbanizer propone progetti volti a migliorare la qualità della vita in ambito urbano tramite la condivisione di: esperienze di cambiamento, esperienze creative e partecipative ed esperienze culturali e sperimentali.

Casi Studio_Urbanizer