I park art: parking exposition

I Park Art è un progetto di urban creativity guerrilla che promuove l’idea di riappropriazione degli spazi pubblici attraverso azioni creative. l’idea si basa sulla creazione di una o più aree temporanee dedicate all’esposizione in aree circoscritte della città e questo è possibile attra­verso la legale occupazione temporanea dei parcheggi pubblici o a pagamento, usandoli non per parcheggiarci la macchina ma per allestire scenari artistici. Infatti facendo ciò non si infran­ge la legge che non specifica in che modo o con cosa si può occupare la zona di parcheggio per cui ho pagato. Questo progetto nasce dall’atteggiamento critico nei confronti di una città il cui suolo pubblico è sempre più occupato da veicoli di ogni tipo.

www.iparkart.com

Izmo: per unire mondi lontani

Izmo è un’ associazione culturale nasce nel 2006 a Torino. L’ambito di attività dell’associazione è il territorio: luogo di relazioni tra individui e spazio, tra persone ed ambiente. L’obiettivo dell’associazione è favorire i rapporti tra gli abitanti e il costruito, la fruizione degli spazi, le relazioni sociali. Izmo ritiene che la qualità della vita sia condizionata dagli spazi quotidiani, dagli spostamenti, dai ritmi urbani, dall’ambiente e dalle relazioni sociali. L’associazione opera in questo dominio: stimola e causa mutamenti condivisi da chi è coinvolto attraverso installazioni, software, oggetti ed architetture, fino al progetto urbano. Izmo prende il suo nome dall’assonanza con l’istmo, una linea sottile di terra che unisce due territori. La missione del gruppo è unire i territori tra di loro, i cittadini con il territorio e i cittadini tra di loro.

www.izmo.it

Open Source Ecology

Marcin Jakubowski, ingegnere, agricoltore, per problemi economici inizia a costruire un trattore e a condividere le istruzioni su internet. In poco tempo ha una risonanza tale da creare Open Source Ecology, un network di persone che si sono unite per creare un Global Village Construction Set, un kit con le istruzioni di 50 macchinari che permettano la creazione di un villaggio autonomo con un budget di soli 10mila dollari. Il set comprende macchinari dai più tradizionali ai più moderni e innovativi: dal trattore alla stampante 3d, dalla pressa per mattoni al Plasma cutter.
Viene fondato il primo villaggio open source: Factor e Farm. Un gruppo di 30 persone sta lavorando alla creazione del kit, mentre hanno creato un villaggio completamente autonomo dove applicare sul campo l’utilizzo dei macchinari creati. A Factor e Farm si produce la propria energia tramite pannelli solari e oli vegetali, si produce il biodiesel che alimenta i macchinari, si filtra l’acqua piovana e si coltiva la maggior parte del cibo consumato.
L’Open Source Ecology vuole far emergere un metodo di sviluppo basato sulla condivisione e gestire la transizione verso un’economia 2.0.

opensourceecology.org
Elenco dei macchinari
TED TALK Marcin Jakubowski

Crème Design

Crème Design è stata fondata nel 2004 dall’architetto giapponese Jun Aizaki, a New York. L’approccio di Crème Design si basa sulla collaborazione tra giovani designer e sulla commistione di differenti backgrounds, per offrire soluzioni progettuali, dall’arredo, all’architettura, alla grafica. Crème Design utilizza un approccio partecipativo e concreto coinvolgendo produttori e artigiani locali nella progettazione e realizzazione dei prodotti.

http://www.cremedesign.com/

Arabeschi di Latte

Si tratta di un collettivo di designer tutto al femminile con la passione per la convivialità. Il gruppo sperimenta nuovi concept legati al cibo. La fascinazione e il potere comunicativo del cibo vengono utilizzati per creare esperienze interattive e momenti di socialità. Negli ultimi dieci anni Arabeschi di Latte ha compiuto un’operazione trasversale inserendosi in diversi contesti, progettando eating event, temporary bar, performance, workshop.

http://www.arabeschidilatte.org/index.php?option=com_content&view=article&id=228

EVA – Eco Villaggio Autocostruito

 

WHO:
E’ una associazione no-profit composta sia dai paesani che da tutte le persone che condividono il rispetto per l’ambiente, hanno cura delle tradizioni locali, e s’impegnano nel mantenimento del paesaggio utilizzano tecniche a basso impatto ambientale.

WHAT:
Pescomaggiore è un piccolo borgo di origini altomedioevali alle porte del Parco Nazionale del Gran Sasso, vittima del recente terremoto abruzzese. L’associazione ha l’obiettivo di ricreare attraverso l’autocostruzione e l’autofinanziamento nuove abitazioni per consentire a più famiglie possibili di Pescomaggiore di restare a vivere nel loro paese.

HOW:
Sul progetto di diversi architetti, in stretta collaborazione con il paese,  si è deciso di realizzare, su terreni concessi in comodato da alcuni compaesani a poche centinaia di metri dal paese, un villaggio di bilocali e trilocali a minimo impatto ambientale. Le tecnologie low-tech utilizzate rendono la costruzione gestibile anche da gruppi di lavoro non specializzati.

 

CASI STUDIO

EVA

VIDEO

Jardin Nomade

Jardin Nomade è un giardino-orto comunitario, impiantato in un sito abbandonato nel quartiere Saint Bernard di Parigi.
La cura quotidiana è affidata ai residenti, diretti da un giardiniere professionista che si occupa anche di organizzare eventi sociali per aumentare la consapevolezza ambientale attraverso il  giardinaggio.

jardin nomade

http://www.sustainable-everyday.net/EMUDE/?p=74

 

 

ABC Cooking Studio

Abc cooking Studio è un laboratorio giapponese di cucina dove si impara a cucinare per poi gustarsi ciò che si è preparato.
L’obbiettivo è l’educazione alimentare, trasmettere l’importanza di concedersi il giusto tempo per i pasti  cucinandoli in prima persona.

abc cooking studio

http://www.abc-cooking.co.jp/srv/english.php

 

 

 

Designsmash

WHO:

DesignSmash è una società per designer, produttori e persone che sostengono la collaborazione creativa open-source. DesignSmash ha un web-store dove è possibile acquistare oggetti e avere informazioni sui designer che li hanno fatti. Offre anche una piattaforma libera per lo scambio d’idee progettuali.

WHAT:

Il loro obiettivo è di costruire un network che ha la capacità di favorire la progettazione collaborativa. Le persone sono incoraggiate a pubblicare i disegni, aggiungere e modificare il lavoro degli altri. Ogni oggetto condiviso online ha un “albero genealogico” per ricondurre ogni modifica al suo autore.

HOW:

DesignSmash rende la progettazione più efficace attraverso il sostegno di collaborazioni, investendo nello sviluppo delle competenze e stimolando l’azione. Lo fanno attraverso eventi e una ricca comunità online.

Invece di grandi produttori, design-smash vuole aprire la produzione a costruttori più piccoli. L’idea che ogni località ha il suo produttore significa che i profitti di produzione rimangano locali.

DesignSmash inoltre organizza eventi/workshop nei quali i progettisti possono lavorare dall’idea al prodotto in poche ore. Forniscono la musica, i materiali, un laser cutter e dei drink.

Gli eventi sono organizzati contemporaneamente in luoghi diversi di tutto il mondo. Questo dà l’opportunità di condividere i file in tempo reale con le varie location, in modo che ogni gruppo di designer può vedere il lavoro di altri progettisti in altri paesi.

http://design-smash.com/      presentazione

 

 

 

Thingiverse – Condividi i tuoi modelli

Il sito Thingiverse, come Ponoko e Vectorealism, sfrutta l’onda dello stampaggio 3d e del laser cutting, a differenza di quest’ultimi, Thingiverse è basato molto di più sulla condivisione, infatti permette di mettere a disposizione i propri progetti con tanto di modelli 3d scaricabili, in modo da poter diffondere una propria idea e poterla riprodurre su scala mondiale da chiunque fosse interessato.

Nel sito è anche presente una sezione dove è possibile acquistare una stampante 3d così da poter iniziare subito a replicare gli oggetti sul sito e a crearne di nuovi da condividere.

http://www.thingiverse.com/