Izmo: per unire mondi lontani

Izmo è un’ associazione culturale nasce nel 2006 a Torino. L’ambito di attività dell’associazione è il territorio: luogo di relazioni tra individui e spazio, tra persone ed ambiente. L’obiettivo dell’associazione è favorire i rapporti tra gli abitanti e il costruito, la fruizione degli spazi, le relazioni sociali. Izmo ritiene che la qualità della vita sia condizionata dagli spazi quotidiani, dagli spostamenti, dai ritmi urbani, dall’ambiente e dalle relazioni sociali. L’associazione opera in questo dominio: stimola e causa mutamenti condivisi da chi è coinvolto attraverso installazioni, software, oggetti ed architetture, fino al progetto urbano. Izmo prende il suo nome dall’assonanza con l’istmo, una linea sottile di terra che unisce due territori. La missione del gruppo è unire i territori tra di loro, i cittadini con il territorio e i cittadini tra di loro.

www.izmo.it

9PT – Officina tipografica 9 Punti

L’Officina Tipografica Novepunti è un’associazione culturale che nasce a Milano nel 2010 da un’idea di 8 graphic designer ed 1 architetto.
All’interno dell’Officina trovano posto strumenti per la stampa sia tradizionali che meno convenzionali, compresi macchinari per la stampa a caratteri mobili e apparecchiature tipografiche storiche.
L’Officina infatti ha come attività finale la progettazione e realizzazione di stampati di carattere sperimentale, utilizzando tecniche tradizionali ed alternative.
Il lavoro di questo studio però non si esaurisce in un semplice approccio progettuale finalizzato alla produzione e alla sperimentazione: l’educazione del pubblico acquisisce un valore fondamentale per avvicinare quanta più gente possibile al mondo dell’editoria, della stampa e delle arti tipografiche.



novepunti.org
ot9punti.blogspot.com

Think Design

 

Le modalità di lavoro di seguito analizzate, mostrano nuove metodologie di fare progetto, inteso come rivalutazione della produzione artigianale locale e storicamente integrata nel territorio, e che crea nuove possibilità di configurazione di stilemi e pratiche manifatturiere tradizionali.

Il punto in comune, dunque, é il recupero delle tradizione e delle capacità di reinventare gli oggetti in cui il vero proposito é quello di portare alla luce il potenziale creativo-innovativo di una intera comunità. A tal fine, la promozione e l’organizzazione di eventi consente di generare uno scambio di relazioni sociali all’interno della comunità e un rinnovato senso di appropriazione da parte del collettivo dei luoghi della città.

 

think design

atelier NL

craig calfee

guillem ferran

 

 

Open Source Ecology

Marcin Jakubowski, ingegnere, agricoltore, per problemi economici inizia a costruire un trattore e a condividere le istruzioni su internet. In poco tempo ha una risonanza tale da creare Open Source Ecology, un network di persone che si sono unite per creare un Global Village Construction Set, un kit con le istruzioni di 50 macchinari che permettano la creazione di un villaggio autonomo con un budget di soli 10mila dollari. Il set comprende macchinari dai più tradizionali ai più moderni e innovativi: dal trattore alla stampante 3d, dalla pressa per mattoni al Plasma cutter.
Viene fondato il primo villaggio open source: Factor e Farm. Un gruppo di 30 persone sta lavorando alla creazione del kit, mentre hanno creato un villaggio completamente autonomo dove applicare sul campo l’utilizzo dei macchinari creati. A Factor e Farm si produce la propria energia tramite pannelli solari e oli vegetali, si produce il biodiesel che alimenta i macchinari, si filtra l’acqua piovana e si coltiva la maggior parte del cibo consumato.
L’Open Source Ecology vuole far emergere un metodo di sviluppo basato sulla condivisione e gestire la transizione verso un’economia 2.0.

opensourceecology.org
Elenco dei macchinari
TED TALK Marcin Jakubowski

Arabeschi di Latte

Si tratta di un collettivo di designer tutto al femminile con la passione per la convivialità. Il gruppo sperimenta nuovi concept legati al cibo. La fascinazione e il potere comunicativo del cibo vengono utilizzati per creare esperienze interattive e momenti di socialità. Negli ultimi dieci anni Arabeschi di Latte ha compiuto un’operazione trasversale inserendosi in diversi contesti, progettando eating event, temporary bar, performance, workshop.

http://www.arabeschidilatte.org/index.php?option=com_content&view=article&id=228

Fondoplastico: artigianato e design autoprodotto si fondono

Fondo Plastico è un nuovo progetto culturale che opera nel campo dell’artigianato artistico tradizionale e contemporaneo.
Fondo Plastico E’ un contenitore di realtà produttive artigiane che hanno nel saper fare, nell’eccellenza, nell’innovazione e nella produzione di serie limitate prodotte la loro specificità.
Fondo Plastico prende nome dai negozi che negli anni ’70, nei paesi dell’Est, vendevano oggetti di Artigianato artistico. Il “Fondo”, ( Fondaco in veneziano), è un archivio, un magazzino; il termine “Plastico”si collega al lavoro manuale, a quella passione che riesce a dare poesia e anima agli oggetti plasmati.
Fondo Plastico E’ un promotore di idee e progetti attorno al tema dell’artigianato contemporaneo e del Design autoprodotto con lo scopo di diffondere la cultura del saper fare.

http://fondoplastico.com/

EVA – Eco Villaggio Autocostruito

 

WHO:
E’ una associazione no-profit composta sia dai paesani che da tutte le persone che condividono il rispetto per l’ambiente, hanno cura delle tradizioni locali, e s’impegnano nel mantenimento del paesaggio utilizzano tecniche a basso impatto ambientale.

WHAT:
Pescomaggiore è un piccolo borgo di origini altomedioevali alle porte del Parco Nazionale del Gran Sasso, vittima del recente terremoto abruzzese. L’associazione ha l’obiettivo di ricreare attraverso l’autocostruzione e l’autofinanziamento nuove abitazioni per consentire a più famiglie possibili di Pescomaggiore di restare a vivere nel loro paese.

HOW:
Sul progetto di diversi architetti, in stretta collaborazione con il paese,  si è deciso di realizzare, su terreni concessi in comodato da alcuni compaesani a poche centinaia di metri dal paese, un villaggio di bilocali e trilocali a minimo impatto ambientale. Le tecnologie low-tech utilizzate rendono la costruzione gestibile anche da gruppi di lavoro non specializzati.

 

CASI STUDIO

EVA

VIDEO

Atelier Van Lieshout

DOVE: Rotterdam

 

QUANDO: dal 1995

 

COSA: Associato al caso studio del “Cantiere per pratiche non affermate” l’AVL è la realizzazione pratica di una vera azione rispetto alle problematiche che affliggono la nostra società. Fondato dall’artista olandese Joep Van Lieshout, questo collettivo comprende diverse persone con competenze differenti che esprimono ideali e manifestano la loro posizione verso la società contemporanea attraverso le proprie attitudini. Alcune delle loro opere sono dei contenitori per azioni umanitarie (come ad esempio un centro per aborti per i paesi in cui è illegale, che opera in acque internazionali) e altre realizzazioni più concettuali, ribadiscono spesso la volontà di intervento nella società. Sono arrivati al punto di fondare uno stato autonomo con moneta indipendente nel porto di Rotterdam creando una comunità quasi totalmente autosufficiente, nella quale ogni singolo componente potesse esprimersi a patto di contribuire alla sviluppo della comunità.

http://www.ateliervanlieshout.com/

 

CONSIDERAZIONI: La sinergia di più persone può portare a grandi risultati ed iniziative, di fatto Joep Van Lieshout non ha mai abbandonato la sua pratica artistica, ma ha declinato questa sua abilità alla partecipazione collettiva per la promozione di ideali comuni.

*la foto si riferisce al progetto Women on waves