Posts Tagged ‘servizi’

Ckone pocket store by sephora

giovedì, aprile 15th, 2010

Adesso in Parigi è possibile di comprare profumi in un distributore automatico!!!!

video

E la stazione «Moscova» diventa bacheca di eBay

mercoledì, aprile 14th, 2010

Per vendere, meglio la metropolitana di Internet. Da lunedì scorso, fino al 28 di aprile, la stazione «Moscova» della linea 2 è stata trasformata in una grande vetrina di eBay, il celebre sito di e-commerce, che ha tappezzato le banchine di annunci. Così, aspettando il treno per Gessate o Famagosta, è possibile imbattersi nell’occasione giusta: un bilocale a prezzi umani in Porta Ticinese, una mountain bike d’occasione oppure il divano «praticamente nuovo, in regalo a chi se lo porta via». In tutto 2.000 annunci reali, aggiornati settimanalmente. Una trovata pubblicitaria, certo, ma con una sua utilità: «Per chi non ha voglia o tempo di andare sul web», dicono quelli di eBay Annunci che contano di incontrare un pubblico più vasto ed eterogeneo rispetto ai frequentatori di Internet. E si tratta anche di una piccola rivincita dei media tradizionali sulla tecnologia: non si può più vivere senza il Web ma, per fare affari, vuoi mettere le vecchie affissioni pubblicitarie?

Electric Vehicle Network

lunedì, aprile 12th, 2010

EV Network UK

incentiva popolazione usare le elettrovetture  offrendo la mappa dei punti di ricarica per essi. Dall’altro lato riconoscendo che l’infrastruttura dei “recharge points” è scarsa chiede ai membri della EV Network attiva collaborazione. Cosi membri della network condividono  l’accesso dei propri punti di ricarica.

Neighbourhood shares

domenica, aprile 11th, 2010

Un esempio di ottimizzazione delle risorse locali nell’ottica di valorizzare al meglio il territorio.

Alcune azioni di mantenimento del quartiere ( ad esempio la pulizia delle strade dai rifiuti) sono finanziate dall’amministrazione comunale ma svolte da comunità di vicinato, con un risultato qualitativo di gran lunga più soddisfacente.

Bread Self service

sabato, aprile 10th, 2010

http://www.distripain.fr/

This web site present a concept from nordic contries.

This is a french web site and I think this Vending machine for bread is strongly linked with the french culture. French people consume every day bread, in little cities, Bakeries disappear and it’s a big problem for french consumer.

This web site is in french but we can see how the vending machine works. A lot of machine like this one are appearing in big an little cities, it gives a service in continu, but also it breaks the relation between the producer and the consumer. When you go in a bakerie there is also a social exchange.

It’s interesting to analyse ths link between production/distribution/consumer trought social exchange….In France this aspect of “social’ is really important and very strong , Particularly for old people. But maybe these kind of distribution is our futur….

Crowdsource safety

venerdì, aprile 9th, 2010

In questi giorni la rete mi ha condotto alla scoperta di uno di quei termini che oltre a fare di per sè tendenza, può forse prospettare un nuovo modo di guardare a tematiche molto estese come ad esempio la sicurezza nel territorio urbano oppure semplicemente tornarci utile ai fini di una buona consegna.

Riporto brevemente il post di Robin Chase -CEO di Zipcar- tratto dal suo blog  che mi ha ispirato questa riflessione, mentre il post integrale lo trovate qui:

“For all the billions of dollars (and hours of time) spent on airline safety, the actual take down of Umar Farouk Abdulmutallab was by people in the plane. It was adjacent people, using common sense and common reactions, that foiled the plan.[...]
Do I really think that civilians should be trained to disarm terrorists in flight? No. But it does seem to me that these passengers are likely one of the best lines of defense. [...]
After Katrina, we understood that what was really needed was existing on-the-ground communications, owned, operated, and understood by regular people [...]“

Molti di noi avranno accuratamente soppesato la partecipazione dal basso rispetto le tematiche che stanno sviluppando.

Personalmente rispetto la mobilità urbana il tema della sicurezza nella molteplicità delle sue manifestazioni sta prepotentemente emergendo dal contesto (contrariamente alla mia volontà).

Cosa succederebbe se prima che per bisogno i cittadini collaborassero fra loro creando una rete di prevenzione?

Su questo Blog che si occupa specificatamente di crowdsource viene affrontato il tema del road safty.

L’autore riassume le principali cause legato all’elevato numero di incidenti stradali riferendosi agli Usa in quattro categorie:

Driver Behaviour

Driver Impairement

Road Design

Vehicle Design and maintainance

Alcuni esempi possono essere interessanti e li torvate qui.

L’idea che mi sono fatto riguarda il prevalere almeno due dimensioni sulle altre: la prima, legata al mondo del role gaming rivolta cioè alla socialità. Questo scenario è favorito dalla possibilità di scambiare dati che possono facilmente essere convertiti in “Skills” ed avviare così la ricerca del punteggio migliore. Ci ha già pensato Honda con Insight hybrid, sviluppando una sorta di gioco installato direttamente nell’auto ed accessibile attraverso un pulsante sul cruscitto che guida gli utenti ad un uso consapevole del mezzo con tanto di classifiche aggiornate in tempo reale e così via

La seconda già citata è quella rivolta alla prevenzione. Il SN Ushahidi che cito principalmente per pigrizia, ma che  in realtà si occupa più specificatamente di tematiche legate alle crisi umanitarie, offre una piattaforma partecipativa attraverso la quale gli utenti postano le loro testimonianze, e poichè vissute direttamente spesso risultano molto affidabili e precise. Qualcosa di molto simile al citizen journalism ma in forma contratta e più rivolta alla creazione di una mappa/grafico accessibile a tutti.

Tempo fa, in concomitanza con l’irrigidimento delle sansioni a carico di chi guida in stato di ubriachezza reale o presunta -con l’indice di tasso alcolico consentito sempre più tendente allo zero- venivano incessantemente trasmesse in televisione le pubblicità statali nelle quali si santificava il martire che al finire della serata riportava a casa tutti sani e salvi, sacrificando cioè quel bicchierinoche comporta un elevato fattore di rischio.

Io non ne ho mai conosciuti, ma nessuno mi impedisce di immaginare per loro una sorta di raccolta punti con magari qualche premio alla fine, come già accadeva tempo fa con i biglietti per le discoteche se si risultava “puliti” al test del palloncino: il bastone e la carota!

La rete di prevenzione dunque potrebbe facilmente assumere i connotati di mezzo per una maggiore socializzazione e per sua natura è trasversale a molte tematiche riguardanti la sicurezza in città.

Propongo dunque di creare un elenco di casi ed idee!

Mi riferisco a quanti di voi hanno nella propria mappa il termine Safty e/o le sue declinazioni che in qualche modo offrono un elemento di collegamento fra i servizi che ci apprestiamo a realizzare.

Domino’s pizza tracker

lunedì, aprile 5th, 2010

Sono sempre più i servizi on-line che forniscono informazioni sullo stato degli ordini effettuati dal consumatore. Un esempio è Domino’s pizza tracker, che consente di seguire il proprio ordine di pizza dalla preparazione alla consegna.

Brazil il film online

venerdì, marzo 26th, 2010

Il film

Should Restaurant Receipts Have Nutrition Information?

giovedì, marzo 25th, 2010

A company called Nutricate is selling a new, patented receipt for restaurants and other “foodservice operators” that includes the nutritional information—calories, fat, carbs, and protein—of every item ordered.

Nutricate’s wellness solution gives foodservice operators the tools that will help their customers make more informed dining decisions. From worksite cafeterias to restaurants, Nutricate delivers personalized nutrition information, tailored education, and targeted marketing communications right on your receipt.

I’m not sure this is going to fly as a business. Do restaurants want customers to make more informed dining decisions? And moreover, to make more informed dining decisions wouldn’t customers want the nutrition information before they’ve ordered and eaten?

Maybe menus should have nutritional information instead, and maybe it should be compulsory that they do. In fact, I can’t imagine why the legal logic that requires packaged food to carry nutritional information doesn’t also apply to restaurant food.

H2O no profit

mercoledì, marzo 24th, 2010

Questa associazione no profit può essere intesa come promotrice di un servizio alla città di responsabilizzazione sociale sul tema del “progettare e comunicare l’acqua”.

Questa associazione no profit può essere intesa come promotrice di un servizio alla città di responsabilizzazione sociale sul tema del “progettare e comunicare l’acqua”.

E’ stata inaugurata pochi giorni fa una mostra all’acquario civico di Milano delle attività progettuali promosse dall’associazione, patrocinata dall’assessorato comunale e dalla fondazione “Principe Alberto di Monaco”.

In questo LINK si possono sfogliare i progetti, le cui linee guida comuni sono la presa di coscienza dell’importanza della risorsa e i traguardi di uso più coscienzioso nelle società consumistiche e di disponibilità nelle società del terzo mondo.