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Crowdsource safety

venerdì, aprile 9th, 2010

In questi giorni la rete mi ha condotto alla scoperta di uno di quei termini che oltre a fare di per sè tendenza, può forse prospettare un nuovo modo di guardare a tematiche molto estese come ad esempio la sicurezza nel territorio urbano oppure semplicemente tornarci utile ai fini di una buona consegna.

Riporto brevemente il post di Robin Chase -CEO di Zipcar- tratto dal suo blog  che mi ha ispirato questa riflessione, mentre il post integrale lo trovate qui:

“For all the billions of dollars (and hours of time) spent on airline safety, the actual take down of Umar Farouk Abdulmutallab was by people in the plane. It was adjacent people, using common sense and common reactions, that foiled the plan.[...]
Do I really think that civilians should be trained to disarm terrorists in flight? No. But it does seem to me that these passengers are likely one of the best lines of defense. [...]
After Katrina, we understood that what was really needed was existing on-the-ground communications, owned, operated, and understood by regular people [...]“

Molti di noi avranno accuratamente soppesato la partecipazione dal basso rispetto le tematiche che stanno sviluppando.

Personalmente rispetto la mobilità urbana il tema della sicurezza nella molteplicità delle sue manifestazioni sta prepotentemente emergendo dal contesto (contrariamente alla mia volontà).

Cosa succederebbe se prima che per bisogno i cittadini collaborassero fra loro creando una rete di prevenzione?

Su questo Blog che si occupa specificatamente di crowdsource viene affrontato il tema del road safty.

L’autore riassume le principali cause legato all’elevato numero di incidenti stradali riferendosi agli Usa in quattro categorie:

Driver Behaviour

Driver Impairement

Road Design

Vehicle Design and maintainance

Alcuni esempi possono essere interessanti e li torvate qui.

L’idea che mi sono fatto riguarda il prevalere almeno due dimensioni sulle altre: la prima, legata al mondo del role gaming rivolta cioè alla socialità. Questo scenario è favorito dalla possibilità di scambiare dati che possono facilmente essere convertiti in “Skills” ed avviare così la ricerca del punteggio migliore. Ci ha già pensato Honda con Insight hybrid, sviluppando una sorta di gioco installato direttamente nell’auto ed accessibile attraverso un pulsante sul cruscitto che guida gli utenti ad un uso consapevole del mezzo con tanto di classifiche aggiornate in tempo reale e così via

La seconda già citata è quella rivolta alla prevenzione. Il SN Ushahidi che cito principalmente per pigrizia, ma che  in realtà si occupa più specificatamente di tematiche legate alle crisi umanitarie, offre una piattaforma partecipativa attraverso la quale gli utenti postano le loro testimonianze, e poichè vissute direttamente spesso risultano molto affidabili e precise. Qualcosa di molto simile al citizen journalism ma in forma contratta e più rivolta alla creazione di una mappa/grafico accessibile a tutti.

Tempo fa, in concomitanza con l’irrigidimento delle sansioni a carico di chi guida in stato di ubriachezza reale o presunta -con l’indice di tasso alcolico consentito sempre più tendente allo zero- venivano incessantemente trasmesse in televisione le pubblicità statali nelle quali si santificava il martire che al finire della serata riportava a casa tutti sani e salvi, sacrificando cioè quel bicchierinoche comporta un elevato fattore di rischio.

Io non ne ho mai conosciuti, ma nessuno mi impedisce di immaginare per loro una sorta di raccolta punti con magari qualche premio alla fine, come già accadeva tempo fa con i biglietti per le discoteche se si risultava “puliti” al test del palloncino: il bastone e la carota!

La rete di prevenzione dunque potrebbe facilmente assumere i connotati di mezzo per una maggiore socializzazione e per sua natura è trasversale a molte tematiche riguardanti la sicurezza in città.

Propongo dunque di creare un elenco di casi ed idee!

Mi riferisco a quanti di voi hanno nella propria mappa il termine Safty e/o le sue declinazioni che in qualche modo offrono un elemento di collegamento fra i servizi che ci apprestiamo a realizzare.

The connected bus

giovedì, aprile 8th, 2010

Quello che vedete è il progetto pilota del grande autobus cittadino imbastito di tecnologia wireless nato dalla partership tra Cisco e la città di San francisco.

Il progetto rientra nel programma Connected Urban Development e precisamente corrisponde all’area denominata CTP ovvero connected public transport, ed il resto vien da sè.

Mi permetto un piccolo appunto sulle possibilità di questo progetto sicuramente ancora in fase di sviluppo,  ma leggendo il pdf con i punti chiave ed i benefici , sembra che l’area in assoluto più trascurata sia la comunicazione al di fuori dal veicolo da e verso i cittadini. Sembra anzi che questo progetto voglia focalizzarsi su un potenziamento quasi esclusivamente tecnologico del veicolo a scapito della componente organizzativo del servizio.

Ad esempio: quale sarà il destino delle aree di attesa (le vecchie banchine) se è possibile comunicare con il velicolo in qualsiasi punto della città? Ed ancora, forse si potrebbe agevolare il passeggero accompagnandolo al punto più vicino al luogo di interesse, anzicchè doverlo abbandonare alla fermata più vicina che potrebbe rivelarsi comunque lontana centinaia di metri.

Forse con un pò di immaginazione si potrebbe visualizzare il futuro dei mezzi pubblici su asfalto molto lontano dalla attuale concezione di “linea”.  Si potrebbe ad esempio pensare ad itinerari dinamici a seconda della richiesta effettive,  mediate da un sistema di geolocalizzazione che avvisa i passeggeri di prepararsi a scendere nell’area più vicina rispetto le loro richieste. Questo cambierebbe molte cose, ma soprattutto sfrutterebbe l’enorme quantità di dati in entrata e uscita che l’autobus sarebbe capace di gestire.

Poi c’è un passaggio nel video (lo trovate in coda) che mi turba più di quanto dovrebbe: la prospettiva di avere mezzi pubblici senza autista automaticamente mi fa guardare con tenero trasporto ai mezzi a pedale.

Video di presentazione esteso del progetto.

Connected Urban Development

giovedì, aprile 8th, 2010

CUD video presentazione

San Francisco, Amsterdam,  Seoul, Birmingham, Hamburgo, Lisbona, e Madrid fanno parte di un progetto ad ampio raggio nato circa quattro anni fa, una collaborazione attiva fra il gruppo Cisco, Mit mobile Experience Lab e le municipalità (patrocinata dal ClintonGlobal Initiative) per mettere a servizio dei cittadini e dell’ambiente le competenze tecnologiche sviluppate dai vari attori.

Sinteticamente i punti progettuali sui quali verte il progetto nella sua integrità sono quattro:

1_ Fornire servizi per i residenti

2_Gestire il flusso di traffico

3_incentivare l’utilizzare i mezzi pubblici

4_Gestire le risorse immobiliari

Nello specifico l’area del progetto sviluppata attorno al tema della mobilità è composta da tre macroaree ognuna declinata in più punti:

1_Connected public transit (CTP)

2_Personal travel assistant (PTA)

3_Smart transportation Pricing (STP)

L’idea trainante è quella di creare un network che renda possibile lo scambio di dati dentro e fuori le città, e che queste siano costantemente connesse l’un l’altra per generare l’offerta di servizi sviluppate dai diversi progetti pilota che sono (riguardanti il tema della mobilità):

The connected Bus -> San Francisco

Personal Travel Assistant -> Amsterdam, Seoul

Smart Trasportation Pricing -> Seoul

Il progetto ha in realtà dimensioni mastodontiche e raggiunge praticamente ogni attività riconducibile al tessuto urbano. Non mi prolungo ad elencare gli altri argomenti trattati limitandomi a postare questo articolo in tutte le categorie del blog…

Questo il labirintico (ma accessibilissimo) link del sito ufficiale.

Questo il link del Blog.

The copenhagen wheel

mercoledì, aprile 7th, 2010

Carlo Ratti, direttore associato del Sensible City Lab definisce TCW una rivoluzione capace di ridefinire la categoria e trascinarla alle soglie del  Biking 2.0, reinventando un mezzo che diventa ideale per vivere in città.

Una riflessione giunge in questo contesto quasi spontanea: forse la rivoluzione degli smartphone, dei social network e di quant’altro permette di raccogliere e distribuire informazioni in modo semplice e gratuito ha forse raggiunto la maturità adeguata per trasferirsi negli oggetti di uso comune amplificandone così potenzialità e vantaggi.

TCW permette infatti di sfruttare i dati raccolti dalla ruota così da mappare l’area metropolitana in base tasso di CO, NOx, traffico, rumore raccolti dagli utenti semplicemente percorrendo le strade della città.

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Adaptable Bus Stop

mercoledì, aprile 7th, 2010

La città di Zaragoza in vista dell’ Expo 2008 ha commissionato al laboratorio del Mit Sensible City un nuovo progetto per la mobilità urbana che consiste nell’evoluzione delle tradizionali fermate degli autobus.

The Eye top è la soluzione di arredo urbano che integra diverse tecnologie,  dalla geolocalizzazione del mezzo in movimento alla creazione in tempo rale degli itinerai.

L’autobus è anch’esso membro attivo del sistema, funziona infatti da ” active envariomental sensing node” capace di colloquiare in tempo reale con le stazioni di attesa fornendo costantemente dati utili come la posizione, il tempo di percorrenza ecc.

E’ stato sviluppato anche un sistema di business che prevedibilmente visualizza gli annunci delle attività commerciali presenti nei luoghi di destinazione degli utenti.

a proposito di Beijing…

mercoledì, ottobre 22nd, 2008

September 8, 2008

This year’s Summer Olympics focused new international interest on Beijing in particular and China in general, so it’s not surprising to see new products and services emerging with a Chinese twist. Case in point: a new series of MP3 audio tours of Chinese cities created by luxury brand Louis Vuitton.

Louis Vuitton Soundwalk MP3 audio guides, produced in collaboration with Soundwalk (creator of “audio tours for people who don’t normally take audio tours”), are designed to give users a vibrant portrayal of three Chinese cities—Beijing, Hong Kong and Shanghai. Each is led by an icon of Chinese cinema, with Gong Li narrating the Beijing tour, Joan Chen describing Shanghai and Shu Qi leading the tour of Hong Kong. The hour-long tours blend walking instructions with nostalgic story-telling, accompanied by the signature sounds of each city, and are carefully synchronized with the itinerary. They are available in English, French, Cantonese, Chinese, Korean and Japanese, priced at EUR 12 each.

Narrated walking tours by MP3 are a relatively inexpensive way to give consumers some of the experiences and status skills they so ardently crave, even if they never actually make it to the location in person. Soundwalk already offers a variety of other MP3 tours of cities including New York and Paris, as well as Puma-branded running tours of Berlin, New York, London and Paris and a multibranded Da Vinci Code tour of the Louvre. It’s not hard to imagine vintners, musicians and artists—to name just a few examples—creating MP3 tours of their own, guiding consumers through the highlights and influences of their city or region. How could a tour bring a new experience element to your brand…?

Website: www.louisvuittonsoundwalk.com
Contact: info@soundwalk.com

Spotted in www.springwise.com by Bjarke Svendsen

GPS per disabili al volante!

mercoledì, ottobre 22nd, 2008

October 9, 2008

Myriad challenges face disabled drivers and their caretakers as they navigate the streets in their daily lives, not the least of which is finding destinations and parking accommodations that are handicapped-accessible. A new GPS navigation system from UK-based Navevo, however, focuses squarely on helping such drivers find the locations and parking they need.

Launched just a few weeks ago, BBNav includes many of the features found on standard satellite navigation systems, but it also adds information tailored to support holders of the UK’s Blue Badge for handicapped drivers. Through a partnership with PIE (Public Information Exchange), the UK’s leading publisher of disabled parking guides, BBNav offers comprehensive data about disabled-accessible parking and local council Blue Badge concessions, as well as more than 20,000 points of interest suitable for people with disabilities. Featuring a 4.3-inch-wide touch screen and Bluetooth hands-free calling, BBNav includes a database of 3,500 disabled-accessible car parks and more than 10,000 Blue Badge parking spaces that can reduce the time and uncertainty involved in searching for a place to park the car. Colour-coded and numbered icons are displayed on the map while en route, making it easy to identify parking lots as well as any waiting times or restrictions, and most spots are graded from 1 to 3, indicating the degree of accessibility to those with varying degrees of impairment. BBNav’s mapping has also been colour-coded to reflect local rules for Blue Badge holders, so users can easily determine whether they can park legally on yellow lines, for example. The result? On a visit to an unfamiliar town, BBNav can tell drivers where to park, where the public toilets with disabled facilities are and which accommodations offer support for the disabled, among other key pieces of information. Due to be available next month, BBNav will come complete with street-level mapping for 150 major cities and towns in the UK, seven-digit postcode lookup and a six-month free trial of safety camera alerts. Pricing will be GBP 199.99.

Some 650 million people around the globe—or about 10 percent of the world’s population—live with a disability, constituting the world’s largest minority, according to 2006 data from the United Nations. As populations age, those numbers—and their collective spending power—will only increase. How can your brand better serve this segment of the population…? (Related: Network for people with disabilities.)

Website: www.bbnav.co.uk
Contact: sales@navevo.com

Spotted in www.springwise.com by: Zena Hockley

Third Eye: il futuro delle informazioni turistiche?

martedì, ottobre 21st, 2008
third eye scenario

third eye scenario

il 14 Ottobre 2008 in SYDA08:

Quella proposta dal designer Kijin Shin potrebbe essere davvero una soluzione ad alta tecnologia capace di rivoluzionare completamente l’esperienza della visita turistica così come siamo abituati a considerarla.

Third Eye, infatti, è un monocolo digitale, dal design particolarmente accattivante, dotato di GPS, capace di fornire tutta una serie di informazioni di carattere turistico, appunto, ma anche storico, culturale, di pubblica utilità o, perché no, dedicate allo shopping o al tempo libero; il tutto semplicemente osservando attraverso di esso un particolare edificio o una zona della città.

Un modo completamente nuovo di arricchire l’esperienza di visita di città o località particolarmente interessanti, senza il bisogno di tenere la testa chinata sulle pagine di una tradizionale guida cartacea.
Link:

Third Eye by Kijin Shin su Yanko Design [http://www.yankodesign.com/2008/10/14/im-dapper-with-my-third-eye/]