
In questi giorni la rete mi ha condotto alla scoperta di uno di quei termini che oltre a fare di per sè tendenza, può forse prospettare un nuovo modo di guardare a tematiche molto estese come ad esempio la sicurezza nel territorio urbano oppure semplicemente tornarci utile ai fini di una buona consegna.
Riporto brevemente il post di Robin Chase -CEO di Zipcar- tratto dal suo blog che mi ha ispirato questa riflessione, mentre il post integrale lo trovate qui:
“For all the billions of dollars (and hours of time) spent on airline safety, the actual take down of Umar Farouk Abdulmutallab was by people in the plane. It was adjacent people, using common sense and common reactions, that foiled the plan.[...]
Do I really think that civilians should be trained to disarm terrorists in flight? No. But it does seem to me that these passengers are likely one of the best lines of defense. [...]
After Katrina, we understood that what was really needed was existing on-the-ground communications, owned, operated, and understood by regular people [...]“
Molti di noi avranno accuratamente soppesato la partecipazione dal basso rispetto le tematiche che stanno sviluppando.
Personalmente rispetto la mobilità urbana il tema della sicurezza nella molteplicità delle sue manifestazioni sta prepotentemente emergendo dal contesto (contrariamente alla mia volontà).
Cosa succederebbe se prima che per bisogno i cittadini collaborassero fra loro creando una rete di prevenzione?
Su questo Blog che si occupa specificatamente di crowdsource viene affrontato il tema del road safty.
L’autore riassume le principali cause legato all’elevato numero di incidenti stradali riferendosi agli Usa in quattro categorie:
Driver Behaviour
Driver Impairement
Road Design
Vehicle Design and maintainance
Alcuni esempi possono essere interessanti e li torvate qui.
L’idea che mi sono fatto riguarda il prevalere almeno due dimensioni sulle altre: la prima, legata al mondo del role gaming rivolta cioè alla socialità. Questo scenario è favorito dalla possibilità di scambiare dati che possono facilmente essere convertiti in “Skills” ed avviare così la ricerca del punteggio migliore. Ci ha già pensato Honda con Insight hybrid, sviluppando una sorta di gioco installato direttamente nell’auto ed accessibile attraverso un pulsante sul cruscitto che guida gli utenti ad un uso consapevole del mezzo con tanto di classifiche aggiornate in tempo reale e così via
La seconda già citata è quella rivolta alla prevenzione. Il SN Ushahidi che cito principalmente per pigrizia, ma che in realtà si occupa più specificatamente di tematiche legate alle crisi umanitarie, offre una piattaforma partecipativa attraverso la quale gli utenti postano le loro testimonianze, e poichè vissute direttamente spesso risultano molto affidabili e precise. Qualcosa di molto simile al citizen journalism ma in forma contratta e più rivolta alla creazione di una mappa/grafico accessibile a tutti.
Tempo fa, in concomitanza con l’irrigidimento delle sansioni a carico di chi guida in stato di ubriachezza reale o presunta -con l’indice di tasso alcolico consentito sempre più tendente allo zero- venivano incessantemente trasmesse in televisione le pubblicità statali nelle quali si santificava il martire che al finire della serata riportava a casa tutti sani e salvi, sacrificando cioè quel bicchierinoche comporta un elevato fattore di rischio.
Io non ne ho mai conosciuti, ma nessuno mi impedisce di immaginare per loro una sorta di raccolta punti con magari qualche premio alla fine, come già accadeva tempo fa con i biglietti per le discoteche se si risultava “puliti” al test del palloncino: il bastone e la carota!
La rete di prevenzione dunque potrebbe facilmente assumere i connotati di mezzo per una maggiore socializzazione e per sua natura è trasversale a molte tematiche riguardanti la sicurezza in città.
Propongo dunque di creare un elenco di casi ed idee!
Mi riferisco a quanti di voi hanno nella propria mappa il termine Safty e/o le sue declinazioni che in qualche modo offrono un elemento di collegamento fra i servizi che ci apprestiamo a realizzare.