Il Centro Antartide trova la sua origine nelle attività di divulgazione ambientale promosse, a partire dal 1984, dall’Univeristà Verde. Dal 1992, agisce nel campo dello studio, dell’educazione, della comunicazione ambientale e sociale intervenendo in particolare sui temi del risparmio idrico, della mobilità sostenibile e della sicurezza stradale, dei rifiuti, dell’energia, della qualità urbana, dell’educazione civica.
Si occupa di educazione, comunicazione ambientale e sociale.
Lo spettro delle attività è ampio: campagne di sensibilizzazione, tesi di laurea, laboratori didattici nelle scuole, visite guidate a scopo didattico, indagini, mostre, concorsi, editoria, rassegne cinematografiche, eventi spettacolari…
E’ doveroso da parte nostra rivolgere le più sentite scuse a tutti, colleghi e professori del laboratorio, per l’ingiustificabile ritardo che abbiamo accumulato rispetto la data di consegna stabilità.
Non è nostra intenzione addurre giustificazioni più o meno plausibili considerandole noi per primi insufficienti.
Ci rimettiamo dunque alla vostra pazienza e comprensione con la promessa/speranza che quanto accaduto non si ripeti in futuro.
incentiva popolazione usare le elettrovetture offrendo la mappa dei punti di ricarica per essi. Dall’altro lato riconoscendo che l’infrastruttura dei “recharge points” è scarsa chiede ai membri della EV Network attiva collaborazione. Cosi membri della network condividono l’accesso dei propri punti di ricarica.
Si tratta di mezzi di trasporto elettrico individuale a due ruote per spostarsi in città (uno dei progetti della SEGWAY). In corrispondenza ai spostamenti sulle lunghe o corte distanze
vengono proposte P.U.M.A. (Personal Urban Mobility & Accessibility) e PT (Personal Transpo). L’ultimo link da la possibilità di vedere se il PT può essere adattato all’esigenze del utente in mobilità.
Un’altro progetto (collaborazione di NASA e Unimodal Systems, LLC) che sta lavorando sulla prossima generazione del sistema di trasporto ad alta felocità che sarà una specie di “feeder system” per altri sistemi di transito come BARD ( http://www.bart.gov/about/history/cars.aspx )
Vi propongo un articolo che parla di uno studio effettuato da Mark Changizi dell’Istituto Politecnico Rensselaer di Troy, negli Stati Uniti ha portato alla luce una sorprendente somiglianza nel modo in cui un cervello dei mammiferi avanzati ed una città si modificano ed evolvono diventando più complessi, affrontando il difficile problema del mantenimento di una interconnessione efficiente.
Mi ha colpito il paragone della crescita dell’area della corteccia e del numero di sinapsi con l’aumento e sviluppo dell’infrastruttura della città…
Magari qualcuno aveva già letto qualcosa al riguardo?
Nel video vedete il concept della Masdar City (della quale ci hanno parlato alla lezione). Il progetto (sviluppato dallo studio inglese Foster & Partners) rappresenta il primo centro urbano a zero emissioni che sorgerà a pochi chilometri da Abu Dhabi, nel deserto degli Emirati Arabi Uniti (il termine dei lavori è previsto per il 2018).
Ho visto dei posto vecchi sulla Masdar ma vorrei accennarla di nuovo in termini della mobilità.
Una delle grande novità del concept è il progetto che riguarda la metropolitana basata sui “Personal rapid transit”, cioè veicoli individuali, senza pilota e a guida obbligata, capaci di muoversi solo su “piste” prestabilite. Ogni “Prt” porterà fino a 6 persone e orario di partenza e percorso saranno decisi dall’utente “on demand”. In superficie si muoveranno solo pedoni, bici e mezzi elettrici di soccorso.