Archive for the ‘opinioni’ Category

Robots

lunedì, aprile 12th, 2010

Su Boston.com/Big pictures che pubblica giornalmente gallery fotografiche sempre molto aggiornate sui temi attuali. ne ha recentemente pubblicata una che illustra alcuni progetti di robotica avanzata tratti dai centri di ricerca di tutto il mondo.

Spiccano fra tutti -almeno a mio avviso- quelli sviluppati per l’esercito (presumibilmente) statunitense.

Si tratta di mezzi da guerra che non hanno più bisogno di pilota neppure in remoto, ma capaci di muoversi e pattugliare un’area autonomamente e chissà cos’altro, raggiungendo così quell’agognato e sofferto traguardo in cui le “guerre saranno combattute da macchine”, ma non è lo stesso per i morti

La sola visione di questi veicoli di morte mi inquieta. Penso ad esempio ai droni statunitensi, a tutta la cronaca nera che sono stati capaci di generare negli ultimi mesi.

Piccoli aerei senza pilota che nessuno controlla davvero se non qualche avanzatissimo sistema di georeferenziazione però ancora incapace di distinguere fra civili e soldati, fra vita e morte.

Forse questo è uno di quegli attuali scanari che le moderne tecnologie stanno tracciando, o l’hanno già fatto. Ritorno poi alla cronaca recente, a quel video girato a bordo dell’elicottero statunitense  nel quale i soldati scambiano alcuni civili dotati di tele obiettivi per guerriglieri armati di lanciarazzi. “Well it’s their fault for bringing their kids into a battle.” dirà il soldato dopo che avranno estratto dalla carcassa del van mitragliato il corpo di due bambini.

A questo punto posso solo augurarmi che la tecnologia faccia meno errori, e null’altro.

We love bubble.us And bubble.us loves US!

sabato, aprile 10th, 2010

Per coordinarci anche a distanza noi del gruppo che si occupa della mobilità stiamo utilizzando questo semplicissimo programma Bubble.us “piovuto dalla nuvola” che permette di creare velocissimamente mind maps e schemi.

Lo consiglio a tutti, soprattutto perchè è gratuito e genera automaticamente file immagine.

Si potrebbe anche pensare ad una sorta di network fra i vari gruppi per condividere le mappe in via di sviluppo…con grande vantaggio per tutti, compiacimento del Prof. Maffei e qualcosa di utile verrà sicuramente fuori!!

Mit Mobile Experience Laboratory

venerdì, aprile 9th, 2010

Metto a disposizione di chi non lo conoscesse già un altro grande grandissimo serbatoio di progetti sempre a cura del Media Lab dell’ MIT: il Mobile Experience Laboratory.

Questo gruppo di ricerca sta dietro molti grandi progetti internazionali come il Connected Urban Development che ho già postato precedentemente.

P.S.

Non so se avete notato come molti progetti sviluppati nei laboratori del Mit sono finalizzati e sponsorizzati da numerose provincie italiane come la provincia di Brescia per il progetto Ridelink o il progetto di monitoraggio per Roma o ancora il progetto EyeStop sviluppato per Firenze.

Mi chiedo se l’ormai  ufficiale soppressione del secondo anno di laurea magistrale in Design dei Servizi possa essere ricondotta alla proverbiale inerzia del Politecnico nell’investire in nuovi e promettenti settori..

Crowdsource safety

venerdì, aprile 9th, 2010

In questi giorni la rete mi ha condotto alla scoperta di uno di quei termini che oltre a fare di per sè tendenza, può forse prospettare un nuovo modo di guardare a tematiche molto estese come ad esempio la sicurezza nel territorio urbano oppure semplicemente tornarci utile ai fini di una buona consegna.

Riporto brevemente il post di Robin Chase -CEO di Zipcar- tratto dal suo blog  che mi ha ispirato questa riflessione, mentre il post integrale lo trovate qui:

“For all the billions of dollars (and hours of time) spent on airline safety, the actual take down of Umar Farouk Abdulmutallab was by people in the plane. It was adjacent people, using common sense and common reactions, that foiled the plan.[...]
Do I really think that civilians should be trained to disarm terrorists in flight? No. But it does seem to me that these passengers are likely one of the best lines of defense. [...]
After Katrina, we understood that what was really needed was existing on-the-ground communications, owned, operated, and understood by regular people [...]“

Molti di noi avranno accuratamente soppesato la partecipazione dal basso rispetto le tematiche che stanno sviluppando.

Personalmente rispetto la mobilità urbana il tema della sicurezza nella molteplicità delle sue manifestazioni sta prepotentemente emergendo dal contesto (contrariamente alla mia volontà).

Cosa succederebbe se prima che per bisogno i cittadini collaborassero fra loro creando una rete di prevenzione?

Su questo Blog che si occupa specificatamente di crowdsource viene affrontato il tema del road safty.

L’autore riassume le principali cause legato all’elevato numero di incidenti stradali riferendosi agli Usa in quattro categorie:

Driver Behaviour

Driver Impairement

Road Design

Vehicle Design and maintainance

Alcuni esempi possono essere interessanti e li torvate qui.

L’idea che mi sono fatto riguarda il prevalere almeno due dimensioni sulle altre: la prima, legata al mondo del role gaming rivolta cioè alla socialità. Questo scenario è favorito dalla possibilità di scambiare dati che possono facilmente essere convertiti in “Skills” ed avviare così la ricerca del punteggio migliore. Ci ha già pensato Honda con Insight hybrid, sviluppando una sorta di gioco installato direttamente nell’auto ed accessibile attraverso un pulsante sul cruscitto che guida gli utenti ad un uso consapevole del mezzo con tanto di classifiche aggiornate in tempo reale e così via

La seconda già citata è quella rivolta alla prevenzione. Il SN Ushahidi che cito principalmente per pigrizia, ma che  in realtà si occupa più specificatamente di tematiche legate alle crisi umanitarie, offre una piattaforma partecipativa attraverso la quale gli utenti postano le loro testimonianze, e poichè vissute direttamente spesso risultano molto affidabili e precise. Qualcosa di molto simile al citizen journalism ma in forma contratta e più rivolta alla creazione di una mappa/grafico accessibile a tutti.

Tempo fa, in concomitanza con l’irrigidimento delle sansioni a carico di chi guida in stato di ubriachezza reale o presunta -con l’indice di tasso alcolico consentito sempre più tendente allo zero- venivano incessantemente trasmesse in televisione le pubblicità statali nelle quali si santificava il martire che al finire della serata riportava a casa tutti sani e salvi, sacrificando cioè quel bicchierinoche comporta un elevato fattore di rischio.

Io non ne ho mai conosciuti, ma nessuno mi impedisce di immaginare per loro una sorta di raccolta punti con magari qualche premio alla fine, come già accadeva tempo fa con i biglietti per le discoteche se si risultava “puliti” al test del palloncino: il bastone e la carota!

La rete di prevenzione dunque potrebbe facilmente assumere i connotati di mezzo per una maggiore socializzazione e per sua natura è trasversale a molte tematiche riguardanti la sicurezza in città.

Propongo dunque di creare un elenco di casi ed idee!

Mi riferisco a quanti di voi hanno nella propria mappa il termine Safty e/o le sue declinazioni che in qualche modo offrono un elemento di collegamento fra i servizi che ci apprestiamo a realizzare.

Su Internazionale di oggi

venerdì, aprile 9th, 2010

Buon giorno a tutti,

su Internazionale di oggi, che come ogni venerdì illumina d’immenso ogni edicola piccola e grande, si discute di:

Salute: “Il lato buono della depressione”

Rifiuti: “I rifiuti dei paesi ricchi bruciano ad Accra”

Naturalmente la rivista affronta oltre a queste numerose altre tematiche attualissime, pubblicando tradotti in italiano articoli scritti da grandi firme internazionali e non, per i giornali di tutto il mondo. E questo è il bello!

Ecco il sommario del numero 841!

Il sito ufficiale

The connected bus

giovedì, aprile 8th, 2010

Quello che vedete è il progetto pilota del grande autobus cittadino imbastito di tecnologia wireless nato dalla partership tra Cisco e la città di San francisco.

Il progetto rientra nel programma Connected Urban Development e precisamente corrisponde all’area denominata CTP ovvero connected public transport, ed il resto vien da sè.

Mi permetto un piccolo appunto sulle possibilità di questo progetto sicuramente ancora in fase di sviluppo,  ma leggendo il pdf con i punti chiave ed i benefici , sembra che l’area in assoluto più trascurata sia la comunicazione al di fuori dal veicolo da e verso i cittadini. Sembra anzi che questo progetto voglia focalizzarsi su un potenziamento quasi esclusivamente tecnologico del veicolo a scapito della componente organizzativo del servizio.

Ad esempio: quale sarà il destino delle aree di attesa (le vecchie banchine) se è possibile comunicare con il velicolo in qualsiasi punto della città? Ed ancora, forse si potrebbe agevolare il passeggero accompagnandolo al punto più vicino al luogo di interesse, anzicchè doverlo abbandonare alla fermata più vicina che potrebbe rivelarsi comunque lontana centinaia di metri.

Forse con un pò di immaginazione si potrebbe visualizzare il futuro dei mezzi pubblici su asfalto molto lontano dalla attuale concezione di “linea”.  Si potrebbe ad esempio pensare ad itinerari dinamici a seconda della richiesta effettive,  mediate da un sistema di geolocalizzazione che avvisa i passeggeri di prepararsi a scendere nell’area più vicina rispetto le loro richieste. Questo cambierebbe molte cose, ma soprattutto sfrutterebbe l’enorme quantità di dati in entrata e uscita che l’autobus sarebbe capace di gestire.

Poi c’è un passaggio nel video (lo trovate in coda) che mi turba più di quanto dovrebbe: la prospettiva di avere mezzi pubblici senza autista automaticamente mi fa guardare con tenero trasporto ai mezzi a pedale.

Video di presentazione esteso del progetto.

Meet The Media Guru

giovedì, aprile 8th, 2010

Reindirizzo a tutta la classe l’invito al Meet The Media Guru di Venerdì 16 Aprile presso la mediateca S. Teresa in via della Moscova 28.

Ospite della serata Lev Manovich che parlerà di software culture, nuovi paradigmi antropologici e nuova sintassi del contemporaneo: così recità l’invito che troverete sul blog dell’organizzazione.

Personalmente ho già avuto il piacere di assitere a due serate oranizzate da MTMG e la prospettiva di non essere presente mi sembra adesso più che mai delittuosa.

Ho avuto il piacere negli incontri precedenti di assistere agli interventi di Roger Malina che ha illustrato il suo lavoro di ricerca fra arte e scienza (il solo accostare questi due mondi mi sembrava allora come adesso meno banale di quanto si possa immaginare), poi Vittorio Zambardino e Massimo russo sul loro ultimo lavoro “Eretici digitali” visionabile per intero sul loro blog.

Per iscriversi e ricevere un invito basta compilare il modulo di iscrizione ma soprattutto presentarsi in tempo alla mediateca prima del fulmineo esaurimento posti, ma in caso tutto quello che accade sarà proiettato nell’adiacente bar e poi caricato sul sito.

Su Nova24 di oggi

giovedì, aprile 8th, 2010

Buon giorno a tutti,

su Nova24 “appena” uscito in edicola con il Sole 24 Ore e “fumante” fra le mie mani, stamattina  si discute di:

a) La terza dimensione del suono: i sistemi binaurali

b) I treni ad alta velocità (Le ferrovie dello stato da questo mese adotteranno la banda larga sui treni Freccia Rossa)

c) Reti di Città salvaclima, la salvezza locale del clima globale

d) L’html5 e la riorganizzazione del sistema del sistema del video (sottotitolo: Apple e Google boicottano Adobe…e fanno anche bene)

e) Milano 3.0 e i 10 progetti di giovani creativi.

f) Foursquare e Gowalla,i due principali location-based social network a confronto

Apre le danze Bruce Sterling raccontando le inefficienze dei moderni sistemi di archiviazione dal punto di vista storiografico, causa di costante migrazoine di file da un supporto all’altro per sfuggire all’obsolescienza dei sistemi di lettura.

…A qualcuno interessa??

Lime: per un mondo un migliore

martedì, novembre 11th, 2008

I creatori di Lime si sono guardati intorno e hanno notato cambiamenti nel modo in cui le persone vivono la propria vita. Sembrava che questi cambiamenti provenissero da alcune fonti: una crescente consapevolezza dello stato del pianeta; un interesse per lo yoga e la pace interiore; una nuova visione del benessere e del mondo in generale. Hanno anche notato che non c’era un “luogo” per collegare tutti questi interessi. Con Lime hanno costruito un luogo dove si possono trovare tutte le idee, informazioni e risorse cui ispirarsi per vivere sani e per contribuire a rendere il nostro pianeta più verde. Con Lime puoi inviare commenti, porre domande, e collegarti con altri che condividono i tuoi valori, i tuoi sogni, e le tue domande.

scritto da Jacopo Farina in http://www.ict4design.org/

Dialogare con le t-shirts

martedì, novembre 11th, 2008

Le T-shirts sono diventate dispositivi d’avviamento di conversazione.I loro indossatori esprimono le opinioni politiche in GRASSETTO, sostengono il loro artista del favorito o visualizzano il loro senso di umore. Reactee prende l’interazione ad un altro livello sfruttando l’alimentazione di messaggi di testo, generando i t-shirts con “parte del testo„. Come funziona? Un cliente seleziona uno slogan personale e una parola chiave unica, che Reactee stampa su una t-shirt. L’utente ottiene la t-shirt e un “flaunts”. Chiunque si interessato a conoscere di più circa lo slogan o il relativo testo della maglia dell’indossatore invia la parola chiave a 41411 ed otterrà una risposta immediata come si regola dall’indossatore, che inoltre riceve una copia del messaggio compreso il numero di cellphone del mittente. La risposta può essere aggiornata spesso come l’utente gradisce, a reactee.com o sul cellulare. Fino ad ora funiona soltanto sugli impianti telefonici degli Stati Uniti. www.reactee.com

postato da Emiliano in http://www.ict4design.org/