Nella Sezione “Download” del sito Citylab sono pubblicati i template della copertina e delle tavole per la presentazione della prima esercitazione.
Su Boston.com/Big pictures che pubblica giornalmente gallery fotografiche sempre molto aggiornate sui temi attuali. ne ha recentemente pubblicata una che illustra alcuni progetti di robotica avanzata tratti dai centri di ricerca di tutto il mondo.
Spiccano fra tutti -almeno a mio avviso- quelli sviluppati per l’esercito (presumibilmente) statunitense.
Si tratta di mezzi da guerra che non hanno più bisogno di pilota neppure in remoto, ma capaci di muoversi e pattugliare un’area autonomamente e chissà cos’altro, raggiungendo così quell’agognato e sofferto traguardo in cui le “guerre saranno combattute da macchine”, ma non è lo stesso per i morti
La sola visione di questi veicoli di morte mi inquieta. Penso ad esempio ai droni statunitensi, a tutta la cronaca nera che sono stati capaci di generare negli ultimi mesi.
Piccoli aerei senza pilota che nessuno controlla davvero se non qualche avanzatissimo sistema di georeferenziazione però ancora incapace di distinguere fra civili e soldati, fra vita e morte.
Forse questo è uno di quegli attuali scanari che le moderne tecnologie stanno tracciando, o l’hanno già fatto. Ritorno poi alla cronaca recente, a quel video girato a bordo dell’elicottero statunitense nel quale i soldati scambiano alcuni civili dotati di tele obiettivi per guerriglieri armati di lanciarazzi. “Well it’s their fault for bringing their kids into a battle.” dirà il soldato dopo che avranno estratto dalla carcassa del van mitragliato il corpo di due bambini.
A questo punto posso solo augurarmi che la tecnologia faccia meno errori, e null’altro.
Città strutturate come un cervello
Vi propongo un articolo che parla di uno studio effettuato da Mark Changizi dell’Istituto Politecnico Rensselaer di Troy, negli Stati Uniti ha portato alla luce una sorprendente somiglianza nel modo in cui un cervello dei mammiferi avanzati ed una città si modificano ed evolvono diventando più complessi, affrontando il difficile problema del mantenimento di una interconnessione efficiente.
Mi ha colpito il paragone della crescita dell’area della corteccia e del numero di sinapsi con l’aumento e sviluppo dell’infrastruttura della città…
Magari qualcuno aveva già letto qualcosa al riguardo?
Metto a disposizione di tutti (quelli che già non ne fossero a conoscenza) il canale Vimeo dedicato al MEL dell’MIT, crocevia di idee e nuovi scenari riguardanti i futuri servizi offerti dalle città.
Buona visione.
Ecco qui lo stato attuale della ricerca:
per visualizzare: (Click dx->visualizza)
01:
02: un pò più complessa
03: Revisione 14/04
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Per coordinarci anche a distanza noi del gruppo che si occupa della mobilità stiamo utilizzando questo semplicissimo programma Bubble.us “piovuto dalla nuvola” che permette di creare velocissimamente mind maps e schemi.
Lo consiglio a tutti, soprattutto perchè è gratuito e genera automaticamente file immagine.
Si potrebbe anche pensare ad una sorta di network fra i vari gruppi per condividere le mappe in via di sviluppo…con grande vantaggio per tutti, compiacimento del Prof. Maffei e qualcosa di utile verrà sicuramente fuori!!
San Francisco, Amsterdam, Seoul, Birmingham, Hamburgo, Lisbona, e Madrid fanno parte di un progetto ad ampio raggio nato circa quattro anni fa, una collaborazione attiva fra il gruppo Cisco, Mit mobile Experience Lab e le municipalità (patrocinata dal ClintonGlobal Initiative) per mettere a servizio dei cittadini e dell’ambiente le competenze tecnologiche sviluppate dai vari attori.
Sinteticamente i punti progettuali sui quali verte il progetto nella sua integrità sono quattro:
1_ Fornire servizi per i residenti
2_Gestire il flusso di traffico
3_incentivare l’utilizzare i mezzi pubblici
4_Gestire le risorse immobiliari
Nello specifico l’area del progetto sviluppata attorno al tema della mobilità è composta da tre macroaree ognuna declinata in più punti:
1_Connected public transit (CTP)
2_Personal travel assistant (PTA)
3_Smart transportation Pricing (STP)
L’idea trainante è quella di creare un network che renda possibile lo scambio di dati dentro e fuori le città, e che queste siano costantemente connesse l’un l’altra per generare l’offerta di servizi sviluppate dai diversi progetti pilota che sono (riguardanti il tema della mobilità):
The connected Bus -> San Francisco
Personal Travel Assistant -> Amsterdam, Seoul
Smart Trasportation Pricing -> Seoul
Il progetto ha in realtà dimensioni mastodontiche e raggiunge praticamente ogni attività riconducibile al tessuto urbano. Non mi prolungo ad elencare gli altri argomenti trattati limitandomi a postare questo articolo in tutte le categorie del blog…
Questo il labirintico (ma accessibilissimo) link del sito ufficiale.
Questo il link del Blog.
Buon giorno a tutti,
su Nova24 “appena” uscito in edicola con il Sole 24 Ore e “fumante” fra le mie mani, stamattina si discute di:
a) La terza dimensione del suono: i sistemi binaurali
b) I treni ad alta velocità (Le ferrovie dello stato da questo mese adotteranno la banda larga sui treni Freccia Rossa)
c) Reti di Città salvaclima, la salvezza locale del clima globale
d) L’html5 e la riorganizzazione del sistema del sistema del video (sottotitolo: Apple e Google boicottano Adobe…e fanno anche bene)
e) Milano 3.0 e i 10 progetti di giovani creativi.
f) Foursquare e Gowalla,i due principali location-based social network a confronto
Apre le danze Bruce Sterling raccontando le inefficienze dei moderni sistemi di archiviazione dal punto di vista storiografico, causa di costante migrazoine di file da un supporto all’altro per sfuggire all’obsolescienza dei sistemi di lettura.
…A qualcuno interessa??
Researchers at Princeton University have created a flexible material that harvests record amounts of energy when stressed. The researchers say the material could be incorporated into the soles of shoes to power portable electronics, or even placed on a heart patient’s lungs to recharge a pacemaker as he breathes.
http://www.technologyreview.com/energy/24428/