E’ doveroso da parte nostra rivolgere le più sentite scuse a tutti, colleghi e professori del laboratorio, per l’ingiustificabile ritardo che abbiamo accumulato rispetto la data di consegna stabilità.
Non è nostra intenzione addurre giustificazioni più o meno plausibili considerandole noi per primi insufficienti.
Ci rimettiamo dunque alla vostra pazienza e comprensione con la promessa/speranza che quanto accaduto non si ripeti in futuro.
Grazie,
Gruppo 4.
Nella Sezione “Download” del sito Citylab sono pubblicati i template della copertina e delle tavole per la presentazione della prima esercitazione.
Nel 2000 in Germania la Deutsche Bureau ha reinventato il tradizionale ruolo della segretaria, trasformandolo da privilegio per pochi in un servizio personalizzato, professionale e conveniente . Il servizio è un vero segretariato con collaboratori che conoscono l’impresa del cliente. La chiamata dei clienti dell’azienda viene loro filtrata. Le segretarie rispondono in modo professionale a nome dell’azienda e gestiscono le telefonate secondo le indicazioni del committente. Le chiamate urgenti vengono passate mentre per tutte le altre verrà inviato un resoconto per sms , fax o e-mail. Segretaria24 ha il vantaggio di costare il 10% circa di un segretariato tradizionale.
Sempre più verso “l’internet of things” nella dimensione quotidiana del vivere.
Questo prodotto già in commercio è un sistema che comunica con i dispositivi wireless e presumibilmente permette di monitorare il proprio peso con tutte le possibili implicazioni che questo tipo di servizi (vedi Wii Fit) implica.
Sarà davvero interessante seguire il processo che trasforma i comuni oggetti quotidiani in oggetti aumentati. Credo sia stimolante ragionare in termini di potenzialità degli oggetti ancora non espresse. Pensare ad una bilancia che si trasforma in un personal trainer è un modo per aprire le porte ad un mondo molto stimolante di interazioni fra oggetti e persone. Possibilmente designer come noi saranno chiamati ad esplorarlo dando il via ad una sorta di seconda giovinezza del design.
Quando rifletto su questo scenario mi sento come la prima volta su internet: con uno strano senso di vertigine ma molto fiducioso.
incentiva popolazione usare le elettrovetture offrendo la mappa dei punti di ricarica per essi. Dall’altro lato riconoscendo che l’infrastruttura dei “recharge points” è scarsa chiede ai membri della EV Network attiva collaborazione. Cosi membri della network condividono l’accesso dei propri punti di ricarica.
Su Boston.com/Big pictures che pubblica giornalmente gallery fotografiche sempre molto aggiornate sui temi attuali. ne ha recentemente pubblicata una che illustra alcuni progetti di robotica avanzata tratti dai centri di ricerca di tutto il mondo.
Spiccano fra tutti -almeno a mio avviso- quelli sviluppati per l’esercito (presumibilmente) statunitense.
Si tratta di mezzi da guerra che non hanno più bisogno di pilota neppure in remoto, ma capaci di muoversi e pattugliare un’area autonomamente e chissà cos’altro, raggiungendo così quell’agognato e sofferto traguardo in cui le “guerre saranno combattute da macchine”, ma non è lo stesso per i morti
La sola visione di questi veicoli di morte mi inquieta. Penso ad esempio ai droni statunitensi, a tutta la cronaca nera che sono stati capaci di generare negli ultimi mesi.
Piccoli aerei senza pilota che nessuno controlla davvero se non qualche avanzatissimo sistema di georeferenziazione però ancora incapace di distinguere fra civili e soldati, fra vita e morte.
Forse questo è uno di quegli attuali scanari che le moderne tecnologie stanno tracciando, o l’hanno già fatto. Ritorno poi alla cronaca recente, a quel video girato a bordo dell’elicottero statunitense nel quale i soldati scambiano alcuni civili dotati di tele obiettivi per guerriglieri armati di lanciarazzi. “Well it’s their fault for bringing their kids into a battle.” dirà il soldato dopo che avranno estratto dalla carcassa del van mitragliato il corpo di due bambini.
A questo punto posso solo augurarmi che la tecnologia faccia meno errori, e null’altro.
Si tratta di mezzi di trasporto elettrico individuale a due ruote per spostarsi in città (uno dei progetti della SEGWAY). In corrispondenza ai spostamenti sulle lunghe o corte distanze
vengono proposte P.U.M.A. (Personal Urban Mobility & Accessibility) e PT (Personal Transpo). L’ultimo link da la possibilità di vedere se il PT può essere adattato all’esigenze del utente in mobilità.
Un’altro progetto (collaborazione di NASA e Unimodal Systems, LLC) che sta lavorando sulla prossima generazione del sistema di trasporto ad alta felocità che sarà una specie di “feeder system” per altri sistemi di transito come BARD ( http://www.bart.gov/about/history/cars.aspx )
http://www.nasa.gov/topics/nasalife/features/unimodal.html
http://www.youtube.com/watch?v=BjVLRPqlxYA&feature=player_embedded
ULTra at Heathrow a world first
ULTra sta per Urban Light Transport è viene definito come l’innovativa forma del Personal Rapid Transit (PRT) nell’aeroporto Heathrow di Londra.
Tra altre caratteristiche particolari ULTra offre trasporto “senza attesa” e porta dei passeggeri in modalità “non-stop” alla desitnazione scelta.
nel video si può vedere l’utilizzo del sistema: